La situazione alla Jabil di Marcianise è davvero critica

La multinazionale statunitense, che opera nel settore dell’elettronica, ha avviato una procedura di cessazione delle attività, mettendo a rischio il futuro lavorativo di 419 dipendenti. La chiusura è prevista entro marzo 2025.

Piano Sociale e Proteste

Jabil ha presentato un piano sociale come alternativa alla chiusura, che prevede la cessione del sito produttivo e dei dipendenti alla Tme Assembly Engineering Srl, una società fondata da Tme di Portico di Caserta e Invitalia. Tuttavia, i sindacati e i lavoratori non sono soddisfatti di questa soluzione, poiché ritengono che le precedenti operazioni di reindustrializzazione siano state fallimentari.

Richieste dei Lavoratori

I lavoratori, con il motto “Solo Jabil sostituisce Jabil”, chiedono che l’azienda resti a Marcianise. Essi temono che il piano sociale non offra garanzie sufficienti per il loro futuro e che la cessione a Tme non sia una soluzione adeguata1.

Comunicati Sindacali

I sindacati hanno dichiarato che la situazione è ancora aperta e che continueranno a discutere ogni passo con i lavoratori. Essi sottolineano la mancanza di certezze e la completa inadeguatezza del piano sociale proposto da Jabil

Prossimi Passi

Il prossimo incontro tra le parti è previsto per oggi, 23 luglio, presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit), dove i lavoratori sperano di trovare una soluzione che eviti la chiusura dello stabilimento.

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