Evasione fiscale, vale 20,5 miliardi: Agenzia delle Entrate intensifica i controlli

L’evasione fiscale in Italia vale 20,5 miliardi di euro, un tesoro per lo Stato italiano: i dati emersi dopo i controlli intensificate dell’Agenzia delle Entrate.

L’evasione fiscale in Italia vale un tesoretto di ben 20,5 miliardi di euro. È quello che è emerso dagli ultimi controlli dell’Agenzia delle Entrate, che ha intensificato gli accertamenti.

Secondo il rapporto annuale dell’Agenzia delle Entrate e dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione, le misure di contrasto all’evasione hanno portato incassi rilevanti per lo Stato, riflettendo un impegno crescente e una maggiore efficienza nella gestione delle entrate fiscali.

L’Agenzia delle Entrate intensifica i controlli

Le lettere di compliance, uno strumento chiave per incoraggiare i contribuenti all’adempimento spontaneo, hanno prodotto risultati sorprendenti. Nel 2023, l’Agenzia delle Entrate ha inviato 3.225.893 lettere, superando ampiamente le 2.600.000 previste. Questa attività ha generato ricavi per 4,2 miliardi di euro, di gran lunga superiori ai 2,8 miliardi attesi, evidenziando una performance del 150%. Di questi 4,2 miliardi, 1,34 miliardi derivano dall’attività istruttoria degli uffici, 2,2 miliardi dalle comunicazioni di promozione della compliance, e 643 milioni dall’adempimento spontaneo dei contribuenti senza sollecitazioni dirette.

Parallelamente, gli istituti deflattivi del contenzioso, come il ravvedimento operoso e il regime di adesione, hanno contribuito con ulteriori 3,4 miliardi di euro. In dettaglio, 2,2 miliardi provengono dall’adesione ordinaria e speciale, 387 milioni dall’acquiescenza ordinaria e speciale, e 679 milioni dal ravvedimento ordinario e speciale. Altri contributi minori derivano dalla mediazione e dalla conciliazione giudiziale.

Quando vale l’evasione fiscale in Italia

L’attività complessiva di contrasto all’evasione ha generato per lo Stato 20,5 miliardi di euro. Di questi, 12,4 miliardi sono stati incassati attraverso versamenti diretti, mentre 8,1 miliardi sono stati recuperati tramite gli agenti della riscossione. Una parte significativa di queste entrate, pari a 6,6 miliardi di euro, è stata ottenuta attraverso accertamenti e controlli formali delle dichiarazioni dei redditi e delle successioni, con 5 miliardi provenienti da versamenti diretti e 1,6 miliardi da ruoli.

Nel corso del 2023, sono stati notificati 181.675 accertamenti positivi, con una riduzione significativa dei provvedimenti di autotutela totale, scesi a 3.289 dai 3.897 dell’anno precedente. Anche i provvedimenti di autotutela parziali sono diminuiti, passando da 1.898 a 1.603.

Considerando lo smaltimento dei volumi arretrati, ovvero dei debiti relativi agli anni precedenti, nonché la crescita dei carichi affidati dagli enti erariali, anche l’anno 2023, al pari del 2022, è stato contraddistinto dalla notifica di un volume di atti (principalmente cartelle di pagamento) superiore rispetto a quello ordinario.

Il Piano Strategico 2023-2025 dell’Agenzia delle Entrate

Il Piano Strategico per il triennio 2023-2025, è strutturato dall’Agenzia delle Entrate in tre aree principali, ovvero:

  • Servizi;
  • Riscossione;
  • Economicità.

Queste aree rappresentano i pilastri fondamentali attraverso cui l’Agenzia intende perseguire i suoi obiettivi, ottimizzando la gestione delle entrate fiscali e migliorando l’efficienza dei servizi offerti ai contribuenti.

L’area dei Servizi si concentra sul miglioramento dell’accessibilità e dell’efficienza dei servizi offerti ai cittadini e alle imprese. Gli obiettivi principali includono:

  • potenziamento delle piattaforme digitali per facilitare l’accesso ai servizi fiscali, con un focus su una user experience migliorata e sull’integrazione dei sistemi;
  • miglioramento della qualità e della tempestività delle risposte fornite attraverso i canali di assistenza, inclusi call center e sportelli online.

È stato infatti anche grazie all’implementazione tecnologica che l’Agenzia ha raggiunto importanti traguardi, come l’aumento del numero di utenti che utilizzano i servizi online o lo sviluppo di nuovi strumenti digitali per la gestione autonoma delle pratiche fiscali, contribuendo a una maggiore efficienza operativa.

La riscossione è invece dedicata all’ottimizzazione dei processi di riscossione delle imposte, con l’obiettivo di ridurre il gap fiscale e migliorare la compliance fiscale tra i contribuenti. Per permettere questo sono stati migliorati e implementati anche i software di controllo e potenziati gli strumenti per la risoluzione delle controversie fiscali e per l’applicazione di misure coercitive quando necessario.

L’area dell’economicità, infine, mira a ottimizzare l’uso delle risorse dell’Agenzia, garantendo una gestione finanziaria sostenibile e trasparente.

Il Piano 2023-2025 dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione rappresenta quindi un approccio strategico mirato, rendendo il Fisco come un attore chiave nel rafforzamento delle finanze pubbliche e nel promuovere maggiori e più mirati controlli anche nel 2024 e nel 2025.

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